La Sentenza n° 9725/2013 della Corte di Cassazione ha ritenuto colpevole di reato stabilito dall'articolo 348 del codice penale il socio che non avendone nè titolo nè abilitazione, ha svolto la professione di consulente del lavoro. Ciò a prescindere dal fatto che l'azienda fosse partecipata da un'associazione di categoria abilitata. Il socio in oggetto compilava le buste paga per i dipendenti delle aziende clienti della società.
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