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venerdì 20 settembre 2013

EQUITALIA: perquisizioni


Dal Messaggero:
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/equitalia_guardia_finanza_inchiesta_corruzione_procura_roma_perquisizioni/notizie/327967.shtml

ROMA - Sono cinque gli indagati nell'inchiesta della Guardia di finanza su Equitalia che stamattina ha portato gli uomini delle Fiamme gialle a effettuare complessivamente 29 perquisizioni, a Roma, Latina, Genova, Napoli e Venezia, tre acquisizioni documentali negli uffici di Equitalia, dell'Inps e presso i domicili degli indagati. Tra destinatari del provvedimento di perquisizione anche l'ex direttore Regionale Equitalia del Lazio e l'attuale direttore Regionale Liguria. Indagini e perquisizioni sono state svolte dai militari del Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza.

Gli indagati. Un ex dirigente di Equitalia, un attuale dipendente, un imprenditore, un commercialista e un intermediario: sono questi i ruoli dei cinque indagati. Si tratta di Roberto Damassa, ex dirigente, Salvatore Fedele, dipendente, Romolo Gregori, titolare della società Geress, Domenico Ballo, commercialista, e Alberto Marozzi, imprenditore. Gli accertamenti riguardano per il momento soggetti che hanno operato nell'area Equitalia sud. L'inchiesta ha preso le mosse dagli sviluppi di un altro procedimento giudiziario, quello che nell'aprile scorso ha coinvolto la famiglia di albergatori romani Roscioli. Gli accertamenti della procura coinvolgono altri 13 tra imprenditori, professionisti e dirigenti delle agenzie di riscossione tributi.

Equitalia allontana il dipendente indagato: ci costituiremo quale parte offesa. Equitalia ha diramato un comunicato: «In merito all’inchiesta avviata oggi dalla Guardia di finanza - si legge - si precisa che nessun dirigente di Equitalia ha ricevuto avvisi di garanzia. Al momento risulta indagato un unico dipendente, con sede di lavoro a Roma, che Equitalia ha provveduto ad allontanare in via cautelativa dal servizio. Si precisa, inoltre, che Equitalia ha dato mandato ai propri legali per costituirsi quale parte offesa in relazione all’accaduto».

Secondo le indagini, gli indagati avrebbero garantito vantaggi finanziari a imprenditori e professionisti, accogliendo istanze di rateizzazione di cartelle esattoriali anche in assenza dei requisiti. Non solo: inquirenti e investigatori ritengono che i cinque avrebbero anche interferito nelle procedure di versamento dei contributi previdenziali, alterando così sia la correttezza dei dati relativi ai pagamenti, sia la loro visibilità, con l'obiettivo di ottenere la rinuncia, da parte dell'ente di riscossione, ad adottare procedure di esecuzione immobiliare.

Le ipotesi degli inquirenti. I pm di Roma e i finanzieri ipotizzano diversi episodi di corruzione: in alcuni casi i debiti di alcuni imprenditori sono stati fittiziamente ridotti, in modo da consentirne la rateizzazione; in altri casi sono state evitate esecuzioni immobiliari; in altri casi ancora sono state fatte risultare come pagate alcune cartelle esattoriali senza che da parte dei debitori sia avvenuto alcun versamento.

Equitalia: collaboriamo perché si chiarisca tutto. «Equitalia - si legge in una nota della società - sta già collaborando con gli inquirenti dopo le perquisizioni negli uffici della società perchèévenga fatta piena luce sui fatti e sulle eventuali responsabilità. A tal fine rimarrà a disposizione per fornire tutti i documenti e le informazioni necessari. Equitalia procederà a porre in essere le opportune iniziative contro le eventuali responsabilità che emergeranno a carico dei dipendenti coinvolti nelle indagini a tutela della funzione pubblica dell'agente della riscossione e della propria immagine».

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