Tutte le informazioni contenute nel certificato telematico, rivestono peculiare e specifica
importanza. Fra queste, in particolare, la data di fine prognosi – in assenza di ulteriore
certificazione – costituisce il termine ultimo ai fini dell’erogazione della prestazione economica
di malattia, assumendo un significato di rilievo da un punto di vista amministrativoprevidenziale.
Nell’ipotesi di un prolungamento dello stato morboso, il lavoratore – per prassi già consolidata
– provvede a farsi rilasciare dal medico uno o più certificati di continuazione, solo a fronte dei
quali è possibile, sul piano previdenziale, il riconoscimento, per l’ulteriore periodo di incapacità
temporanea al lavoro, della tutela per malattia.
Ugualmente, nel caso di una guarigione anticipata, l’interessato è tenuto a richiedere una
rettifica del certificato in corso, al fine di documentare correttamente il periodo di incapacità
temporanea al lavoro. Poiché ciò non costituisce a tutt’oggi una prassi seguita dalla generalità
dei lavoratori, si forniscono, di seguito, alcune indicazioni sulla base della normativa vigente....
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