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mercoledì 26 giugno 2013

ECONOMIA: Come verranno reperite le risorse: Piano


Se Bruxelles chiede lumi sulle coperture per il rinvio dell'Iva dal primo luglio al primo ottobre, il Governo Letta ha invece le idee chiare. Il rinvio dell'Iva graverà infatti sulle sigarette elettroniche e, in misura più consistente, sugli acconti Irpef, Ires e Irap dovuti nel 2013.
"In Parlamento - ha precisato il premier Enrico Letta durante la conferenza stampa al termine del Cdm - si verificherà insieme alle commissioni parlamentari la possibilità di un ulteriore differimento dell'aumento dell'Iva" preludendo così allo slittamento di altri tre mesi, fino al 1° gennaio 2014, per affrontare la rivistazione della materia nell'ambito dell'approvazione della legge di stabilità.
Per la copertura necessaria a questo primo slittamento, circa un miliardo (864,6 milioni per il 2013; 117 milioni per il 2014; 112 milioni per il 2015; 51 milioni per il 2016 e un milione di euro a decorrere dal 2017), il governo ha dunque previsto due tipi di intervento.
1.      Il primo sulle cosiddette e-cig, le sigarette elettroniche: "I prodotti contenenti nicotina o altre sostanze idonei a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati nonché i dispostivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo, sono assoggettati ad imposta di consumo nella misura pari al 58,5% del prezzo di vendita al pubblico", si legge in una bozza del Tesoro.
2.      Il secondo sarà sull'Irpef: adecorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013, la misura dell'acconto dell'Irpef, l'imposta sul reddito delle persone fisiche, è fissata al 100% (ora è al 99%). Per il 2013, si precisa nella bozza, questa previsione produce effetti esclusivamente sulla seconda o unica rata di acconto Irpef, "effettuando il versamento in misura corrispondente alla differenza fra l'acconto complessivamente dovuto e l'importo dell'eventuale prima rata di acconto". Per chi si avvale dell'assistenza fiscale, saranno i sostituti d'imposta a trattenere la seconda o unica rata di acconto tenendo conto dell'aumento. Per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013, inoltre, la misura dell'acconto dell'Ires, imposta sul reddito delle società, è aumentata dal 100 al 101%. In questo caso, la norma disposizione produce effetti esclusivamente sulla seconda o unica rata di acconto, effettuando il versamento in misura corrispondente alla differenza fra l'acconto complessivamente dovuto e l'importo dell'eventuale prima rata di acconto.Infine, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013 e per quello successivo, il versamento di acconto dell'Irap è fissato nella misura del 110% (qui, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013, la disposizione produce effetti solo sulla seconda scadenza di acconto, effettuando il versamento in misura corrispondente alla differenza fra l'acconto complessivamente dovuto e l'importo versato alla prima scadenza).
Le coperture per far slittare l'Iva hanno subito creato qualche mal di pancia nell'eterogenea maggioranza del Governo Letta. ''Corre voce, ma speriamo non sia vero, che la copertura del rinvio dell'aumento dell'Iva, di tre mesi o di sei mesi, sia stata individuata nel l'aumento dell'acconto Irpef di fine anno, che grava sopratutto sui lavoratori autonomi. Ci auguriamo sia una voce infondata. In caso contrario, noi non saremmo assolutamente d'accordo'', ha dichiarato infatti Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl.

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