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venerdì 21 settembre 2012

SOCIAL LENDING


Il social lending è un modo intelligente di gestire le proprie finanze, lasciando da parte banche e finanziarie.

Noto anche come P2P (Peer-to-Peer) lending, il social lending si basa sulla creazione di una comunità nella quale i Richiedenti (coloro che richiedono un prestito) e i Prestatori (coloro che investono il proprio denaro prestandolo ad altri) possono interagire direttamente tra loro, senza ricorrere ad intermediari, ottenendo così condizioni migliori per entrambi: tassi più bassi per chi ottiene il prestito e interessi più alti per chi presta denaro. All’interno della comunità si crea in questo modo un mercato, nel quale i tassi correnti sono determinati solo e soltanto dall’incontro diretto tra domanda e offerta.

Origini e sviluppo

Nel 2005, in Gran Bretagna, Zopa Ltd ha introdotto il social lending, facendolo diventare in pochi anni un modello finanziario alternativo che funziona su larga scala. Oltre a Zopa, altri marketplace di social lending hanno avuto successo – Prosper e LendingClub negli USA e Smava in Germania tra gli altri – a testimonianza della bontà dell’idea.

Come funziona

Il social lending è un sistema efficiente, conveniente e reso sicuro con una serie di accorgimenti. Ecco come funziona:
·                     i Prestatori attivano le loro offerte su Smartika, indicando importo e durata del prestito, tasso desiderato e tipologia dei Richiedenti a cui prestare (A+, A, B, C individuanti diverse classi di merito creditizio). Per diversificare il rischio l’offerta viene suddivisa in 50 parti: il Prestatore che mette in offerta 1.000 € presterà a 50 diversi Richiedenti 20 € ciascuno;
·                     controlliamo che il Richiedente del prestito abbia un profilo creditizio adeguato e, in caso positivo, lo assegniamo in base al suo profilo a una delle classi di merito creditizio;
·                     la piattaforma compone il prestito con le offerte presenti e il Richiedente decide se accettare la proposta di prestito. L’approvazione finale avviene sulla base di un’attenta valutazione della documentazione fornita dal Richiedente;
·                     il Richiedente si riconosce contrattualmente debitore dei Prestatori;
·                     i Richiedenti ripagano le rate mensili via addebito automatico (RID). Se il richiedente è in ritardo con i pagamenti, vengono attivate società di recupero crediti;
·                     i flussi di denaro tra Prestatori e Richiedente avvengono attraverso conti di pagamento a loro intestati, tutelati per legge.

A parte banche e finanziarie, sono tutti contenti - i Prestatori ottengono ottimi rendimenti, i Richiedenti ottimi tassi.

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