Rapporto
di lavoro e transazione: le somme sono sempre soggette a contribuzione salvo
diversa qualificazione del giudice
In
materia di obblighi contributivi, la Corte di Cassazione ha chiarito che in
occasione della stipula di un accordo transattivo tra datore di lavoro e
lavoratore, le somme contenute nello stesso dovranno essere obbligatoriamente
assoggettate a contribuzione, salvo che il giudice ne dichiari l'estraneità
rispetto al rapporto di lavoro.
Nello
specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 9180 del 23 aprile 2014, ha
precisato che ai fini della qualificazione delle somme economiche oggetto della
transazione, non può considerarsi sufficiente la qualificazione data alle
stesse dalle parti: sarà solo il giudice a deciderne la natura e, in assenza di
statuizione giudiziale, l'INPS sarà legittimato a procedere con la pretesa
contributiva
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