In materia di “fuori busta”, la
Corte di Cassazione ha chiarito che rimane a carico del datore di lavoro
l’onere di provare la natura delle somme corrisposte al lavoratore e che non
trovino giustificazione nella busta paga.
La Suprema Corte, con la Sentenza n°
11717 del 26/05/2014, ha precisato che la mancata corrispondenza tra quanto
indicato nelle buste paga e quanto appuntato dall’azienda in nota separata
comporta l’obbligo per l’azienda dei versamenti contributivi.
Nessun commento:
Posta un commento