L'attività economica dell'eurozona "resterà debole" a fronte di un'inflazione sopra il 2% da qui a fine anno e in discesa solo dal 2013. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, durante la conferenza stampa mensile. Gli indicatori mostrano che "la crescita è stata debole nel secondo semestre di quest'anno" e questo trend "continuerà anche nel 2013". Le attuali pressioni sui prezzi dovrebbero essere "transitorie" e non mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi di stabilità dei prezzi a medio termine della Bce.
Draghi ha anche aggiunto che gli sforzi di risanamento intrapresi dai paesi della zona euro stanno dando i loro frutti e che il lancio delle Outright monetary transactions da parte della Bce ha contribuito alla stabilizzazione dei mercati. Anche se ha dovuto ammettere che i vertici della Bce non sono soddisfatti per le condizione del credito in Europa e ribadire che banca centrale si adopererà per la trasmissione della politica monetaria. La conferenza stampa è stata anche l'occasione per annunciare il lancio delle nuove banconote della moneta unica e per annunciare che i prestiti alle famiglie nell'area euro sono rimasti invariati a settembre.
Draghi ha anche detto che la Bce è pronta a intervenire con lo scudo antispread. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, ribadendo che devono essere i governi a chiedere l'aiuto dell'Omt (il piano della Bce di acquisto dei titoli ndr). "La palla è ai paesi" ha detto. "Non faccio commenti" su un'eventuale richiesta di aiuto dalla Spagna, perché "è tutto nelle mani del governo" spagnolo. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo alle domande dei giornalisti. "Le condizioni sono chiare e noi siamo pronti ad agire. L'Omt è una garanzia pienamente efficace per rimuovere possibili rischi estremi dall'eurozona e noi siamo pronti ad agire
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