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martedì 8 ottobre 2013

Cassazione: sentenza licenziamento appopriazione indebita

In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione ha chiarito che non è passibile di sanzione espulsiva il dipendente che si è appropriato illecitamente del rimborso spese del collega se poi ha tentato di riparare il danno, offrendo in restituzione la somma indebitamente percepita.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 22321 del 30 settembre 2013, ha statuito che per intimare il licenziamento risulta necessario valutare l'intensità dell'elemento intenzionale, il grado di affidamento richiesto dalle mansioni svolte dal lavoratore, nonché l'assenza di precedenti disciplinari nei suoi confronti. Pertanto, il ricorso dell'interessato viene accolto, con rinvio del procedimento alla Corte d'appello per il riesame del merito della vicenda.

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