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martedì 30 ottobre 2012

Sentenze - Circolari - Note: OTTOBRE 2012

Lavoro accessorio (voucher) e formazione sicurezza
Il ministero del Lavoro, mediante aggiornamento delle FAQ sul proprio sito internet relative al Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008), ha ribadito che anche i lavoratori che prestano la propria opera mediante prestazioni di lavoro accessorio sono soggetti agli obblighi di informazione e formazione previsti da TU.

DURC – Pacchetto Semplificazioni
L’approvazione del D.L. Semplificazione-bis prevede un pacchetto di norme riguardanti il mondo del lavoro, la sicurezza e le attività in appalto.
Una prima novità riguarda l’eliminazione del Durc per l’inizio dei lavori, al posto del Durc sarà sufficiente presentare un’autocertificazione (dichiarazione sostitutiva) del lavoratore autonomo o del legale rappresentante dell’impresa, che poi l’amministrazione concedente sarà tenuta a verificare.
A fronte dello snellimento delle procedure, bisognerà valutare i rischi di natura penale riscontrabili nei lavori pubblici collegabili a dichiarazioni mendaci (art. 46 DPR 445/2000).
La seconda novità riguarda l’estensione della validità del Durc, che viene portata a 180 giorni dalla data di emissione nei confronti di tutti i soggetti pubblici richiedenti.

Corte di Cassazione, sentenza n 33907 del 06/09/2012.
Non è reato ammettere alla retribuzione un dipendente senza consentirgli di svolgere la prestazione lavorativa.

Tribunale di Roma 08/06/2012 n° 9647.
Il licenziamento ontologicamente disciplinare è legittimo pure in difetto di affissione del codice disciplinare quando la sanzione intimata sia relativa a comportamenti attuati in violazione degli obblighi imposti dalla legge.
 
 

Licenziamento dei dirigenti.
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro - 8 ottobre 2012, n. 17086.
La giustificatezza del licenziamento di un lavoratore apicale ha nozione
più ampia rispetto al giustificato motivo oggettivo (requisito per i dipendenti comuni). La nozione di giustificatezza, è integrata dalla inadeguatezza del dirigente rispetto alle aspettative ex ante, dalla deviazione significativa rispetto alle direttive generali, da un atteggiamento extralavorativo idoneo a rompere il rapporto fiduciario.

Licenziamento senza giusta causa.
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro - 8 ottobre 2012, n. 17090.
La Banca licenzia un dipendente perché indagato per il reato di riciclaggio di denaro. L’assoluzione del lavoratore però, mette tutto a posto. La Corte ha infatti stabilito che, non sussistendo un concreto nocumento alla Banca, non basta il pericolo di danno posto in essere dal dipendente, per giustificare il licenziamento per giusta causa.
  
Locazione commerciale e cambio destinazione.
Corte di Cassazione, Sezione III Civile - 11 ottobre 2012, n. 17326.
Non sussiste grave inadempimento del conduttore, ai fini dell’azione di risoluzione, la trasformazione di un negozio di vestiti in una sala giochi. La clausola “esclusivo uso di negozio” riportata sul contratto, non è suscettibile in interpretazione restrittiva nei termini domandati dall’attore, in quanto l’uso generico del termine “negozio”, secondo la Cassazione, vale solo ad indicare la destinazione commerciale, e una sua modifica rilevante ai fini della risoluzione, deve corrispondere quantomeno ad “un mutamento d’uso che comporti un mutamento del regime giuridico del negozio”.

Locazione e contratti.
Corte di Cassazione, Sezione III Civile - 11 ottobre 2012, n. 17322.
Il conduttore rinuncia a ripetere quanto versato in eccedenza rispetto al canone legale, a fronte di una proroga della locazione, salvo poi agire per la nullità della transazione in quanto lesiva dei diritti del conduttore e la restituzione delle somme eccedenti il canone.
Le convenzioni tra le parti destinate ad escludere o limitare i diritti del conduttore, però, sono nulle se tale limitazione od esclusione è preventiva rispetto al contratto, non se sono intervenute nel corso del rapporto. Secondo il discutibile assunto della Suprema Corte, la condizione di debolezza e sudditanza psicologica viene meno una volta intervenuto il contratto di locazione.

Adempimento del terzo.
Corte di Cassazione, Sezione III Civile - 9 ottobre 2012, n. 17140.
Ai sensi dell’art. 1181 cc., il creditore può legittimamente rifiutare un adempimento parziale, anche se la prestazione è divisibile e l’esercizio di tale facoltà non può ridondare in termini di colpa per il creditore, in quanto siffatta conclusione, implicherebbe l’attribuzione al creditore dell’obbligo di fruizione parziale, inammissibile. La mancata accettazione da parte del creditore, tuttavia, depone per la sua colpa laddove risulti che fin dalla data della relativa offerta essa fosse idonea a coprire l’intero importo capitale, oppure laddove il rifiuto fosse contrario a buona fede per ragioni che tocca al debitore dimostrare.

Condominio – natura dei locali.
Corte di Cassazione, Sezione II Civile - 13 dicembre 2011, n. 26833.
Il sottotetto è condominiale quando è posto al servizio di tutte le sottostanti unità, ovvero quando elementi di fatto facciano supporre che effettivamente il bene sia posto, seppur solo potenzialmente, a servizio di tutti i condomini.

Comodato - interesse ad assicurare.
Corte di Cassazione, Sezione III Civile - 22 dicembre 2011, n. 28284.
L’art. 1904 cc. prevede la nullità del contratto di assicurazione qualora manchi l’interesse dell’assicurato al risarcimento. Nel caso di bene dato in comodato, non sussiste l’interesse del comodatario a stipulare un contratto di assicurazione danni, in quanto secondo lo schema normale del contratto, non è lui a dover sopportare le conseguenze patrimoniali del deperimento o della perdita del bene in prestito d’uso. Sussiste tale interesse, nel caso in cui il rischio della perdita sia stato pattiziamente posto a carico del comodatario.
Prescrizione del debito.
Corte di Cassazione, Sezione II Civile - 10 ottobre 2012, n. 17275.
L’eccezione di prescrizione presuntiva è incompatibile con l’eccezione di inesatto adempimento. L’eccezione di prescrizione presuntiva di cui all’art. 2959 cc., è incompatibile con qualsiasi condotta del debitore che importi, seppur implicitamente, l’ammissione in giudizio che l’obbligazione non è stata estinta.

Compravendita immobiliare.
Corte di Cassazione, Sezione II Civile - 5 ottobre 2012, n. 17028.
La regolarità urbanistica del bene non è un requisito richiesto per la validità del preliminare di compravendita immobiliare. La sanzione di nullità prevista dalla l. 47/1985, art. 40 co. 2, con riferimento agli immobili privi della relativa concessione edificatoria, trova applicazione per i soli contratti reali, mentre, le relative previsioni, non possono essere estese ai contratti ad efficacia meramente obbligatoria quale è il preliminare di vendita.

Comodato – abitazione familiare.
Corte di Cassazione, Sezione I Civile - 2 ottobre 2012, n. 16769.
Se il bene è destinato a casa familiare il comodante, anche nel caso in cui non sia fissato un termine, non può recedere ad nutum (quando vuole).
La durata del comodato, quando non espressamente stabilita dalle parti, può essere implicitamente determinata in base all’uso in ragione del quale la cosa viene consegnata. Qualora la destinazione del bene sia l’alloggio familiare, tale fattore è da considerarsi preminente rispetto all’interesse del proprietario ad ottenere la restituzione tempestivamente.

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