Cerca nel blog

mercoledì 28 novembre 2012

ECONOMIA: Controlli fiscali


Controllo conti correnti a tutto tondo, in nome della lotta all’evasione fiscale. Dai dati inviati, il Fisco creerà, senza il loro consenso, liste di potenziali evasori su cui avviare controlli fiscali. 

Controllo conti correnti con l’ok del Garante della privacy

Dopo l’ultimo parere positivo espresso dal Garante della privacy (si veda  a tal proposito il nostro articolo Controllo conti correnti degli italiani.Il Garante della privacy approva),entro il 31 marzo 2013, gli operatori finanziari come banche, banche, Poste, Sim, Sgr, fiduciarie e assicurazioni dovranno inviare all’Anagrafe tributaria i dati “sensibili” dei conti correnti (come saldo iniziale e finale, importi totali degli accrediti e degli addebiti), e di molti altri rapporti finanziaria (dalla frequenza di accessi alle cassette di sicurezza alle gestioni patrimoniali, dalle carte di credito ai certificati di deposito). Una novità questa introdotta dal Governo tecnico guidato dal professor Mario Monti per garantire quella lotta all’evasione fiscale che permette, secondo le stime dell’Esecutivo, un recupero in termini di gettito capace di fronteggiare la grave crisi economica che stiamo vivendo attuamente.

 Obiettivo: lotta all’evasione fiscale

 Il fine principale del controllo conti correnti è allora quello di contrastare l’evasione fiscale, dato che tutte le informazioni derivanti dai controlli fiscali in essere, dovranno essere usate per  indagini finanziarie promosse dall’Agenzia Entrate e Guardia di Finanza.

 Controlli fiscali e le liste di evasori

 Con il controllo conto correnti dei contribuenti, che si inserisce nel solco dei controlli fiscali, significa che tutti i movimenti bancari e altre informazioni derivanti dai dati bancari e finanziari di ciascun contribuente, oltre ai fini degli accertamenti bancari, delle attività connesse alla riscossione mediante ruolo e alla ricerca e acquisizione di prove nel corso di un procedimento penale, saranno utilizzate dall’Agenzia delle entrate anche per eseguire controlli fiscali, mediante l’elaborazione, con procedure centralizzate e secondo i criteri individuati con provvedimento del Direttore della medesima Agenzia delle entrate, “di specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione”. Ciò significa che dall’invio delle informazioni e di tutti i movimenti bancari dei contribuenti, quindi dai dati derivanti dal controllo conti correnti, potranno essere stilate delle liste di contribuenti che presentano un maggior rishcio di evasione, dei ricercati fiscali su cui potranno mettersi in pratica controlli fiscali.  La particolarità da segnalare, in merito alla creazione di queste liste selettive e di conseguenza all’attivazione di controlli fiscali sui nomi ivi contenuti, è che non ci sarà bisogno di alcuna  autorizzazione.
Redditest e  controllo conti correnti. I controlli fiscali sui contribuenti ormai sono all’ordine del giorno. Il Fisco ci spia e noi non possiamo obiettare.

Nessun commento:

Posta un commento